La plastica degli oceani è Haute Couture
La fashion designer olandese Iris Van Herpen si contraddistingue nella scena internazionale contemporanea grazie alle sue opere scultoree, nate dalla combinazione di avanguardia tecnologica e sperimentazione dei materiali.
L’omonimo brand è sinonimo di slow fashion con un approccio multidisciplinare nei confronti delle collaborazioni con artisti, architetti e scienziati. Ogni collezione è il risultato di una complessa ricerca per avventurarsi oltre la definizione odierna di un capo, esplorando nuove forme di femminilità per una moda più significativa, diversificata e consapevole per il futuro.
Photo credits: Dezeen
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Nella collezione Haute Couture Primavera-Estate 2021 “Roots of Rebirth”, Van Herpen propone, secondo la sua caratterizzante visione eterea e trascendentale, il dialogo fra mondo terrestre e sotterraneo, due mondi strettamente legati dalla profonda relazione tra corpo umano e natura.
Gli abiti sono realizzati in tessuto Ocean Plastic®, ottenuto dai rifiuti plastici marini raccolti da Parley for the Oceans, una tra le organizzazioni di recupero rifiuti più virtuose.
Il filato di cui è costituito questo manufatto tessile è di altissima qualità, alla pari di una seta di derivazione organica e, proprio per questo, ha suscitato un’enorme interesse in campo tessile dando origine a collaborazioni con famosi brand quali Adidas, Stella McCartney, Corona e molti altri.
Il problema ambientale è da sempre al centro dell’attenzione della stilista Van Herpen che a questo proposito afferma: “Attualmente si tratta di voler decidere, non è più una questione di maggiore o minore qualità. Fondamentalmente, non ci sono molte ragioni per non utilizzare materiali sostenibili, a parte cambiare mentalità”.